I vincitori, annunciati durante l’inaugurazione del 23 settembre 2023, sono stati:
Adji Dieye che ha ricevuto il premio Contemporary con Untitled Black, Cultura persa e imparata a memoria (2022);
Friedrich Andreoni ha vinto il premio Academy con l’installazione I Was So Wrong (2021);
Tomaso De Luca ha ricevuto la menzione speciale del Collector’s Board;
Wisrah Villefort vince il Premio Residenza, in collaborazione con IRIS Residency Project – Los Angeles, California.
Nello specifico il premio per la sezione Contemporary, rivolto a tutti gli artisti, nazionali e internazionali, senza limiti di età, vede un premio di acquisizione di 10.000€. Il premio Academy, rivolto a studenti iscritti presso Accademie e Istituti d’arte, nazionali e internazionali, pubblici e privati, consiste in una somma di 1.000€. Inoltre è stata assegnata come in ogni edizione del DucatoPrize una menzione speciale del Collector’s Board che segnala un artista meritevole selezionato dal comitato di collezionisti. In aggiunta alle novità di quest’anno, viene istituito un Premio Residenza in collaborazione con IRIS Project, residenza per artisti a Venice Beach, Los Angeles – California che porterà Villefort a Los Angeles per un periodo di un mese nel 2024.
Contemporary:
Adji Dieye, Tomaso De Luca, Xavier Robles de Medina, Wisrah Villefort, Liao Wen
Academy:
Friedrich Andreoni, Luca Campestri, Gala Hernandez López, Flavia Spasari, Alla Zhyvotova
I 50 selezionati saranno inclusi nel catalogo del DP23 e sono così suddivisi: 40 artisti della sezione Contemporary + 10 artisti della sezione Academy
Contemporary: Alix Marie, Alfredo Aceto, Andro Eradze, Julie Grosche, Mateusz Choróbski, Agnieszka Mastalerz, Davide Sgambaro, Wisrah Villefort, Daniele Costa, Edson Luli, Shafei Xia, Maria Laet, Eleonora Luccarini, Sybil Montet, Davide Stucchi, Vasilis Papageorgiou, Giuliana Rosso, Kyriaki Goni, Tomaso De Luca, Mila Panic, Rodrigo Hernández, Jieun Lim, Terrence Musekiwa, Andrea Sala, Raffaela Naldi Rossano, Paolo Ciregia, Sofie Tobiášová, Diego Gualandris, Xavier Robles de Medina, Corinna Gosmaro, Liao Wen, Pamela Diamante, Francesco João, Helena Hladilová, Andrea Nacciarriti, Judith Neunhäuserer, Marilisa Cosello, Adji Dieye, Ambra Castagnetti, Silvia Rosi.
Academy: Agnes Questionmark, Friedrich Andreoni, Gala Hernández López, Luca Campestri, Rachele Montoro, Alla Zhyvotova, Giuseppe Di Liberto, Matteo Lisanti, Flavia Spasari, Matteo Trentin.
Allestita nell’ex-chiesa di Sant’Agostino, la mostra del DucatoPrize è stata divisa in due parti, rispecchiando le due categorie del premio, e ha presentato le opere dei 10 artisti finalisti.
Il progetto architettonico di Fosbury Architecture, collettivo fondato nel 2013 da Giacomo Ardesio, Alessandro Bonizzoni, Nicola Campri, Veronica Caprino e Claudia Mainardi, ha ripensato le navate con attenzione verso la sostenibilità. La circolarità del processo è stata messa in primo piano, grazie all’utilizzo di due materiali: un film estensibile bianco utilizzato per imballaggio e dei blocchi da costruzione, in calcestruzzo aerato autoclavato (CAA). Il film estensibile ha modificato temporaneamente i flussi e la spazialità dell’ambiente interno, mentre i blocchi da costruzione hanno disegnato i supporti delle dieci opere in mostra.
L’edizione 2023 del DucatoPrize è concepita come un osservatorio sulle individualità artistiche nazionali e internazionali ed è radicata nel rapporto che sussiste tra l’individuo e il cosmo, dove l’universo è considerato come un agglomerato di corpi visti da un unico punto d’osservazione.
Quest’edizione è affidata alla direzione di Giacomo Pigliapoco, curatore indipendente, e prevede l’introduzione di diverse novità, tra cui:
– gli artisti finalisti di questa edizione passeranno da essere tre per ogni categoria a cinque, per un totale di 10 artisti finalisti che faranno poi parte della mostra finale;
– la selezione è affidata a un Collectors Board e a una giuria interamente rinnovati, quest’ultima composta da: Julieta Aranda, Nerina Ciaccia, Luigi Fassi, Stéphane Ibars, Bernardo Mosqueira.