Intervista con Gala Hernández López

Giacomo Pigliapoco

The Mechanics of Fluids è il titolo della tua opera. A che cosa si riferisce nello specifico?

Gala Hernández López

La meccanica dei fluidi è una disciplina della fisica che studia il comportamento dei fluidi in determinati medium, il nome mi sembrava molto strano e poetico: per me c’era qual- cosa dell’ordine dell’ossimoro nel mettere insieme “meccanica” – che ha qualcosa di calcolabile, prevedibile, rigido – con “fluidi” – che aveva connotazioni di imprevedibilità, volatilità. Quando stavo cercando un titolo per il film, mi è sembrato che il concetto di “meccanica dei fluidi” condensasse bene la contraddizione del capitalismo computazionale, quando insiste nel cercare di prevedere e misurare i nostri affetti e le nostre emozioni, che sono imprevedibili, attraverso metodi algoritmici. D’altra parte, il film è pieno di metafore visive dell’acqua e delle inondazioni, che si adattano perfettamente al titolo.

GP

Nel film il protagonista sostiene che la cultura e la società americana trattano le persone come spazzatura, come rifiuti genetici e sociali. Cosa pensa di questa affermazione?

GHL

Credo che questo valga per qualsiasi cultura capitalista occidentale, non solo agli Stati Uniti, anche se forse lì la situazione è più estrema a causa della fragilità del suo stato sociale e della mancanza di politiche sociali. Viviamo in società in cui il valore della vita di molte persone è purtroppo sottovalutato, maltrattato e spesso misurato in relazione a fattori come la classe sociale di appartenenza, il colore della pelle o la nazionalità. Mi sembra che Anathematis Anarchist abbia ragione nella sua lettera quando dice che il sistema è in parte responsabile del nostro dolore e della nostra sofferenza. Abbiamo costruito e viviamo all’interno di sistemi socio-economici estremamente ingiusti e crudeli. Quello che mi interessava era capire come in questa analisi io e gli incel potessimo essere d’accordo, nonostante tutte le nostre differenze ideologiche.

GP

Il tuo film è un viaggio, un’analisi sociologica molto profonda che scopre anche l’identità spesso nascosta di questi incel (celibi involontari). Quali sono stati i punti più importanti della sua ricerca e delle sue scoperte in questo viaggio?

GHL

La cosa più importante per me è stata cambiare il prisma attraverso il quale vedevo quegli uomini che odiano le donne. Prima di interessarmi veramente a loro, li conoscevo superficialmente e ovviamente li vedevo come nemici politici, con molto disprezzo. Durante la ricerca ho capito che anche gli incel sono vittime del patriarcato e, senza giustificare in alcun modo i loro discorsi di odio o i loro atti di violenza, ho trovato più interessante capire quali fattori socio-culturali ed economici spiegano l’esistenza di questa comunità. Per esempio, il legame tra le app di incontri e gli incel è molto chiaro quando si entra nella comunità, e credo davvero che queste nuove modalità digitali dell’incontro sessuale-affettivo abbiano avuto una certa responsabilità nell’aumento della popolazione maschile che si sente colpita dall’infelicità sessuale e dall’isolamento sociale.

GP

Nel film vediamo come un’app d’incontri abbia nascosto un profilo per inattività constatando che se non esisti nell’app non esisti nella vita reale. Che cosa significa per te in termini sociali e psicologici?

GHL

È proprio questo che intendo: le app di incontri come Tinder hanno combinato i Big Data e l’informatica digitale con un’esperienza intrinsecamente umana come il rifiuto che a volte possiamo provare dagli altri. Questo ha prodotto la nascita di un nuovo sentimento, una sorta di sensazione massiccia di rifiuto da parte di un gruppo di estranei a cui si sa di non piacere per X motivi. Trovo questa sensazione, o per esempio l’invisibilità di alcuni profili che non pagano l’abbonamento, molto preoccupante. Può distruggere il morale di una persona, segnarla con una ferita narcisistica molto profonda. Tali ferite producono dolore psicologico, ma possono anche trasformarsi in aggressività, violenza, bisogno di autoaffermazione e autodeterminazione… Atteggiamenti molto diffusi nella cultura incel. Credo che molte di queste imprese private dovrebbero essere più regolamentate a causa del gigantesco impatto che hanno sulla nostra salute mentale e sulle nostre costruzioni identitarie.