In Trapped parti dal concetto derridiano di hauntology composto dalla crasi del verbo “to haunt” (infestare, ossessionare) e del sostantivo “ontology”. Con l’hauntology, Derrida si oppone al concetto tradizionale di ontologia, che definisce l’essere come una presenza sempre identica a sé stessa, introducendo la figura dello spettro. Gli spettri notturni che abitano i tuoi lavori quindi sono segni di un mondo virtuale che interroga il mondo reale e la sua natura?