Non proprio. I desperate times in cui viviamo sono più complicati di così. Annie Le Brun, nel suo libro L’eccesso di realtà, ci ricorda come alla deforestazione e desertificazione reale del pianeta corrisponda anche una desertificazione del pensiero. L’opera estrattiva del Capitalismo va ben oltre il mondo fisico, riguarda anche il tempo, il subconscio, l’immaginazione e il desiderio. Resistere a questa progressiva deforestazione personale e collettiva richiede l’invenzione di “mac- chine” alternative, ovvero di composizioni di corpi, oggetti e pensieri in grado di sabotare il processo estrattivo. Il titolo del lavoro allude al detto “desperate times call for desperate measures” ed è, in un certo senso, stranamente ottimista: è un invito a immaginare delle contromisure, delle tecnologie alternative di creazione di sé e del mondo circostante.